Sì, va bene, lo so da me che oggi non ho scritto nulla, ma il fatto è che purtroppo, via via, lavoro. Eh, sì, spiacente di deludere le mie tante ammiratrici (e anche quei due o tre frustoni) che vedono in me l’artista maledetto e senza regole, sempre in cerca d’ispirazione tra le cosce di qualche farda o nel fondo della bottiglia, un po’ Bukowsky, un po’ Henry Miller, un po’ Pappalardo, ma le cose non stanno così!
Un potente incantesimo mi costringe, da circa 12 anni, a recarmi quotidianamente in un posto orribile (che non nominerò) per offrire in sacrificio 8 ore della mia vita, in cambio di alcuni misteriosi codici cifrati che, se opportunamente digitati su un diabolico strumento chiamato “lettore bancomat”, si trasformano magicamente in beni di prima necessità, quali: casa; macchina; schiacciata; acqua gassata e Skysport 1.
Delusi?
Aspettate di sentire come passo le altre 16 ore della giornata, allora…
04 ottobre 2006
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3 commenti:
Beato te.A me invece tocca sacrificare al lavoro (anche io non ti dico quale.tiè!) 40 ore settimanali più straordinari.E noi non possiamo nemmeno lamentarci.C'è gente che se ne fa di più.Poveracci.
Il 5&5 lo mangio di rado, da quando mi sono trasferito e il tortajo più vicino si trova a cento anni luce. Per quanto riguarda la Pleistèsciaon, mi sono fermato alla 1, dopo essere uscito da una live forma di dipendenza da Resident Evil, Metal Gear e Silent Hill. Mi concedo solo qualche full immersion di Winning 11, una volta al mese, a casa di un mio amico.
Ma la 3, quasi quasi..
Sky lo prendo a sbafo, dal piano di sotto...Murdoch si ciuccia i diti!!!
Thoughtful blog, thanks for posting
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